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Sziget 2024: il riassunto del festival
Una settimana indimenticabile!
   19 Ago 2024   |     Redazione   |     Ludovico Reggianini   |     permalink   |      commenti
La nostra playlist del Sziget

Noi di POLI.RADIO abbiamo avuto la fortuna di partecipare al Sziget Festival, uno dei più grandi festival di musica al mondo. Situato nella bellissima città di Budapest, il festival si è svolto sull'isola di Óbuda (a nord della città, nel bel mezzo del fiume Danubio) nella settimana dal 7 al 12 agosto. I valori centrali dell'organizzazione del Sziget sono l'inclusività, la libertà e la sicurezza di tutte le persone che visitano, e questi valori si percepiscono chiaramente all'interno dell'isola.

L'isola è davvero grande e incredibilmente ricca di attività ed esperienze. Il tema dell’inclusività è molto sentito: abbiamo partecipato a vari minigiochi nella XS LAND, un’area a tema disabilità gestita da persone con disabilità, creata per sensibilizzare su questo tema. È stata un'esperienza approvata al 100% e ci siamo divertiti moltissimo a giocare a freccette da ciechi (e siamo stati persino più bravi rispetto a quando ci vediamo!). Ma non è stata l’unica attività extra: l’angolo sportivo era sempre pieno di gente, e la Chill Beach Zone, ideale per chi voleva riposarsi e fare un bagno, era perfetta per rilassarsi lontano da tutto e da tutti. Insomma, oltre alla musica, il Sziget offre attività a 360° per tutti!

Ci sono tantissimi palchi su cui si sono esibiti oltre 400 artisti (consultabili qui), organizzati e diretti da un venue manager per palco, con l’obiettivo di ottenere delle lineup coerenti a livello di proposte musicali. Non esiste un festival senza un Main Stage: il palco principale del Sziget è situato nel cuore dell'isola, è facilmente raggiungibile dall'entrata e ha ospitato artisti di fama internazionale.

Il Main Stage però non era l’unico palco: alle spalle di esso troviamo il secondo palco del festival, il Revolut Stage: dal finestrino dell’aereo era possibile vedere le dimensioni imponenti della tenda rossa. All'interno del Revolut Stage abbiamo scoperto tanti nuovi artisti, appartenenti a generi incredibilmente variegati. Sull'Isola della Libertà c’è anche il terzo palco del festival: IBIS x The Buzz. Questo palco si presenta con una lineup di band da tutto il mondo, promettendo una settimana con grande offerta musicale. Dall'Australia al Canada, si sono esibiti alcuni degli artisti più interessanti delle loro rispettive nazioni, inclusi alcuni italiani.

Come c'è un Sziget durante il giorno, c'è anche un Sziget by night, una festa continua con tutti i generi che possono muovere il tuo corpo nel modo giusto, da quando il sole tramonta a quando sorge. Palchi come la Bolt Arena e lo spaziale Yettel Colosseum sono dedicati alla festa fino alle prime ore del mattino. Qualsiasi sia il tuo mood, il Sziget ha la festa giusta per te da qualche parte sull'immensa isola.

Non è finita qui: oltre ai vari palchi principali, si possono trovare anche palchi a tema: un esempio è il Lightstage, un palco interamente gestito da Alternativa Events, italiani che aiutano nell’organizzazione del festival. È un piccolo palco rispetto agli altri del festival, ma davvero speciale. In questa scatola di luci si sono esibiti molti artisti italiani, che poi abbiamo avuto la fortuna di intervistare! (Potete trovare tutte le nostre interviste al festival sul canale YouTube della radio a questo link).

Il nostro primo giorno al Sziget è stato ricco di incredibili artisti come i nostri preferiti, gli australiani Royel Otis. La loro incredibile spensieratezza sul palco ti trasporta come se fossi con degli amici a bere una birra, che alla fine è proprio quello che loro facevano tra una canzone e l'altra. Le loro cover di "Murder on the Dancefloor" e "Linger" hanno infiammato il pubblico assieme alle tantissime belle canzoni loro. Subito dopo, sempre dall'Australia, l'icona assoluta Kylie ha unito persone di qualsiasi generazione al Main Stage. Il Revolut Stage aveva una grandissima lineup moderna: il gruppo francese l’Imperatrice ci ha trasportato su un pianeta alieno all’insegna della nu-disco francese e Marc Rebillet ha fatto quello che sa fare meglio, comporre delle hit assurde che ti fanno ballare, live, il tutto condito dal suo outfit: un paio di mutande.

Dopo esserci svegliati stranamente presto dopo il primo incredibile giorno di festival, siamo andati a mangiare sull'isola, dove ci sono davvero tante opzioni per qualsiasi persona. Ci siamo diretti verso il Drop Yard, un palco dedicato alla cultura hip-hop e rap. Qui si è esibita la grandissima Ele A che ha radunato i tanti italiani presenti al festival, e a cui abbiamo rubato due parole prima che andasse sul palco. Nel resto della giornata abbiamo ascoltato il rock di artisti come Grandson e le Nova Twins, Halsey sul Main Stage, e abbiamo concluso la serata anche questo giorno al Revolut Stage con  Aurora, che ci ha trasportato fuori da quella grande tenda e vicino al sole con la sua musica, e poi i mitici Meute, pur sembrando una classica fanfara con tutti gli strumenti, hanno invece fatto esplodere la tenda con un sound simile alla techno tedesca. Davvero una figata!

Ormai abituati ai ritmi del festival, svegliarsi il terzo giorno è stato facilissimo. Ben tre artisti italiani si sono esibiti quel giorno: Giuse The Liziasull'intimo Lightstage, Venerus sull'IBIS x The Buzz e Liberato sul Revolut Stage. Ognuno di loro, ovviamente molto diverso, ma tutti e tre all'altezza del Sziget. All’inizio della giornata Giuse The Lizia ci ha fatto qualche spoiler personale riguardo al suo nuovo disco, lasciandoci incuriositi. Dopo il suo set, ci siamo divisi: Ludo si è diretto verso il Main Stage per vedere il re del rap e grime britannico, Stormzy, la cui energia incredibile ha conquistato il pubblico, mentre Ale è andato ad ascoltare Venerus, con cui ha scambiato due chiacchiere dopo l'esibizione. Ci siamo ritrovati entrambi per assistere alla performance più attesa dal pubblico italiano (il più presente dopo quello ungherese!): quella di Liberato. Sempre avvolto nel suo alone di mistero, Liberato ha portato sonorità di nicchia per il pubblico del Sziget, ma la sua performance ha riscosso grande successo. Tuttavia, non siamo riusciti ad ascoltarla interamente, perché in contemporanea, sul Main Stage, si esibiva Liam Gallagher, con il suo puro rock britannico. E poi la scoperta della giornata, Teezo Touchdown. Con un microfono coperto da un bouquet di fiori, la sua musica punk-rap è stata davvero interessante. Conoscevamo le sue collaborazioni con i big della scena rap, ma la sua musica personale no. Abbiamo scoperto perché ha collaborato con così tanti artisti: è davvero bravo.

Quarto giorno e l'isola è sempre piena e diversificata con le proposte musicali. Tra il dj set di Martin Garrix e il rock dei Crows ce n’era davvero per tutti. C’è stato anche il momento Directioners, con un emozionante set di Louis Tomlinson sul Main Stage. Ma sicuramente i migliori della giornata sono stati Elasi, che ha infiammato il Lightstage, e Neil Frances, che, come un sogno funk, ha concluso in stile la giornata.

Arrivati purtroppo al penultimo giorno di festival, pensavamo che sarebbe stata una giornata meno interessante in termini di lineup, ma si è rivelata una delle migliori. Il Main Stage ha portato artisti come Sam Smith e Janelle Monáe, che nonostante conoscessimo, ci han stupito più di quel che pensavamo. Artisti a 360°. Il rock non è mancato con gli Editors, la Dead Poet Society e probabilmente i più attesi del festival, gli irlandesi Fontaines D.C. Ovviamente anche l'Italia era rappresentata nel penultimo giorno con Naska: non so se si è divertito più lui o il pubblico, davvero una bella ora con tanta energia. L'altra grande scoperta del festival per noi è stata la band Crystal Fighters. La loro musica estremamente positiva, con tante percussioni e strumenti acustici, ha reso il tendone del Revolut Stage una festa euforica, un'esperienza bellissima.

Con tanta tristezza, siamo però arrivati all’ultimo giorno di Sziget. Questa era la giornata dei dj set, e quindi abbiamo concluso col botto. Gli amici Fred Again.., Skrillex e Four Tet hanno riempito i due palchi principali con i loro set. Prima Skrillex ha "aperto" per il più atteso sul Main Stage, poi Fred Again.. che ha creato un’atmosfera bellissima tra il pubblico. Four Tet ha concluso la giornata con una sorpresa: una comparsa di Skrillex per un "b2b" in cui ognuno metteva una canzone. Non esagero quando dico che ci hanno fatto esplodere il cervello (in modo positivo) per i loro mix. Nonostante ciò, come oramai abituati da una settimana, durante l’ultimo giorno ci sono stati diversi generi: sempre il rock con gli Yard Act presenti, Rhove con il rap italiano (tenete d'occhio il nostro canale YouTube nei prossimi giorni…), e i Big Thief che ci hanno portato come se fossimo attorno a un fuoco accanto a un lago mangiando dei marshmallow. Oltre alle tantissime sorprese dell'ultima giornata, per me la più grande è stata Raye. Famosissima nel Regno Unito, mi ha davvero colpito; la sua canzone "Genesis" è un capolavoro.

Il Sziget è un festival diverso dagli altri. In qualsiasi momento ci siamo sentiti estremamente sicuri e l’incredibile staff di volontari è sempre stato a disposizione per aiutare. I visitatori sono da tutto il mondo, ci siamo trovati a ballare e conoscere persone di culture diverse. Qualcosa che in Italia non abbiamo ancora visto, e di cui abbiamo estremamente bisogno!

Un ringraziamento speciale va ad Alternativa Events, e a Carlotta, per il grande aiuto e l'accoglienza.

Ci vediamo sicuramente l’anno prossimo. Grazie, Sziget!

Ludo & Ale
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